A volte ci sono dei modelli che ci piacciono, ma non ci piace il filato suggerito. Altre volte ci sono magari filati che ci piacciono molto, ma non ci sono modelli interessanti per questi filati, o ce ne piacciono altri. Che fare?
È possibile sostituire il filato proposto da un modello con un altro di nostra scelta, ma dobbiamo seguire delle regole di buon senso che dipendono proprio dalle caratteristiche del filato: quale è il rapporto peso/metri? Quale è la sua grossezza? Di quali fibre è composto?
Cominciamo col dire che se vengono chiesti 4 etti di lana per un maglioncino, ad esempio, non basterà comprare 4 etti di una qualsiasi lana, ma dovremo controllare che combaci il metraggio, oltre che il peso.
Se prendiamo la fascetta di un gomitolo, ne saranno indicati il peso (di solito 25, 50 o 100 grammi) e il metraggio: quanti metri di filo ci sono in quei 25, 50 o 100 grammi. Scegliendo un filato che abbia lo stesso rapporto peso/lunghezza di quello indicato dal modello, avremo anche un filato con la stessa grossezza.
Questo è importante soprattutto per capi e accessori da indossare: pensate a cosa succederebbe se seguiste un modello che richiede ferri da 3 mm e un filato sottile usando invece ferri da 8 mm e un filato grossissimo: avreste un maglione (o un cappello) di moltissime taglie più grande, il risultato del lavoro sarebbe disastroso! Nel caso di accessori per la casa o sciarpe, scialli ed altro, certo è meno importante usare un filato simile a quello indicato, ma ricordate che usandone uno più piccolo o più grande, altererete le dimensioni dell’oggetto finito, a volte anche in modo estremamente significativo.
Nello scegliere un filato simile a quello indicato, dobbiamo anche valutarne la composizione. Il cotone si comporta in modo diverso dalla lana ed entrambi si comportano in modo diverso dall’acrilico, ossia hanno un aspetto e proprietà diverse, questo si rifletterà sul risultato finale del vostro lavoro. Eseguite quindi delle sostituzioni tra fibra vegetale e animale solo se necessario e con moltissima attenzione, altrimenti tentate quantomeno di restare nello stesso regno. Ma anche restando nello stesso regno, animale o vegetale, ricordate che alcune lane sono elastiche, altre non lo sono per nulla. Se per un modello è necessaria una lana elastica, ad esempio perché il modello è a coste, non usate alpaca o mohair, che non lo sono affatto.
Scelto il filato, compratene un gomitolo e fate un bel campione, di almeno 15-20 cm per lato. È un lavoro importante, ma non è una perdita di tempo (e potete sempre disfare il campione e lavorarlo o usarlo come presina). Facendo un campione e lavandolo, farete una prova generale: non solo capirete con quali ferri ottenere la tensione indicata dal modello, ma osserverete anche che risultati vi dà quel filato e vi accorgerete se vi piace lavorarlo e se vi piace come fa risaltare i punti del modello, o la maglia rasata. Magari vi accorgerete che non vi piace affatto, che non vorrete mai un maglione così, o scoprirete che lo adorate. Fate una prova, meglio perdere un’oretta o due a fare un campione, che dover disfare tutto il lavoro!